67 VIKTORYIA MACRI’

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67 VIKTORYIA MACRI’

VINCITRICE  FDI2017

PREMI ASSEGNATI:

1°PREMIO DISEGNI SEZ. PROFESSIONISTI

VINCITRICE PREMIO ASSOLUTO SETTIMA EDIZIONE

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BIOGRAFIA

Classe 91′, Bielorussa. Diploma di maturità scientifica. Iscritta alla facoltà d’Informatica presso l’Università di Fisciano (SA). A giugno del 2013 inizia la sua carriera artistica, nonché abbia sempre coltivato questa passione. 12/2013 Capri Jazz, mini-personale -Rassegna Arte e Musica presentata dalla giornalista Alessandra De Vita 04/2014 D’Ascoli Caffè, mini-personale presentata dalla giornalista Alessandra De Vita 07/2014 Area Archeologica di Paestum , Mostra collettiva con tre botteghe d’arte presentata dal curatore Francesco Cairone 08/2014 Personale Palazzo De Conciliis, Torchiara (SA) Presentata dalla critica d’arte Antonella Nigro dal 09/2014 al 03/2015 Collettive varie nella provincia di Salerno, premio “Ritrattista Raffinata” 08/2014 Biennale Internazionale dell’Arte” curata dal critico e storico d’arte Giorgio Gregorio Grasso con opera “Ketch” uscendo vincitrice. 14-31/03/2015 “Portraits” Mostra Personale – Royal Hotel, Paestum (SA) presentata dal curatorio Francesco Cairone 03,04/2015 IncontrArti di Antonella Nigro con quadri sul tema deli quattro elementi naturali: acqua, terra, fuoco e aria. 4-18/04/2015 Personale presso “L’Argo Libro” di Agropoli (SA)- Rassegna “A testa alta” 05/2015 Milano EXPO 2015. Collettiva “International Contemporary Art” – Centrale Idroelettrica Taccani, Trezzo sull’Adda (Mi), presentata dai critici e storici d’arte Giorgio Gregiorio Grasso, Vittorio Sgarbi e Bosmat Niron. 05,06/2015 V Biennale d’Arte di Anzio e Nettuno (RM) rientrando nel medesimo catalogo degli artisti in esposizione. 15-30/06/2015 Personale “Espressioni InCartate” al Castello Angioino-Aragonese di Agropoli (SA) presentata dalla critica d’arte e docente di lettere Antonella Nigro. 29/06/2015 – 15/07/2015 Collettiva d’Arte a Cesena presentata dal critico e storico d’arte Giorgio Gregorio Grasso con l’opera “Loren a Pois” 17-26/07/2015 Giffoni Film Festival 2015 , Collettiva d’arte Contemporanea – Antica Ramiera – Giffoni Valle Piana (SA) 03-11/07/2015 Terza Edizione dell’Expo d’Arte Contemporanea “Riflessi e Riflessioni” – Palazzo Genovese di Salerno, Largo Campo 25/07/2015 “Incontro con le Arti” Corte Catalana di Palazzo Pinto di Salerno 09/2015 Collettiva con 30 artisti nazionali – “Art-Studio38” a Milano. Mostra presentata dal critico e storico d’arte Giorgio Gregorio Grasso. Artista iperrealista, bensì nasca come tale, nell’ultimo periodo si allontana dall’iperrealismo stesso, cambiando radicalmente la tecnica, infatti passa dall’utilizzo della sola grafite, all’olio. Assieme alla tecnica si percepisce un cambiamento anche emotivo all’interno dei suoi quadri, riconoscibile dalle ultime 5 opere riprodotte recentemente ed esposte alla Provincia di Salerno. 25/11/2015-07/01/2016 “Personale d’Autore” – Rassegna Artisti a Palazzo presso il Palazzo Sant’Agostino (SA) presentata e curata da Gina Affinito 08/05/2016-05/06/2016 “Mi Ritraggo” – Personale al Palazzo delle Arti di Agropoli (SA) a cura della critica d’arte Antonella Nigro 10/06/2016-22/06/2016 Collettiva alla Flyer Art Gallery a Roma a cura di Floriano Massera 19/06/2016-20/08/2016 Personale a cura della critica d’arte Antonella Nigro 01-15/08/2016 Mostra collettiva “CONCRETA-MENTE” presso il Castello Angioino-Aragonese di Agropoli(sa) a cura della stessa artista e del collega beneventano Antonio Santucci. 08/2016 Diviene una delle prime 100 fondatrici del “Museo d’Arte Contemporanea del Terzo Millennio” a Policastro Bussentino (Sa) a cura di Antonio Balbi 10-20/01/2017 Mostra collettiva “Prometto che non sarò mai noioso” presso il museo MOA di Eboli (Sa)

8-12/02/2017 Mostra-concorso a tema “Festival dell’Immagine’’ a Martina Franca (Ta) – Vincitrice del concorso al primo posto nella sezione disegno e vincitrice del premio assoluto tra tutti i primi vincitori di ogni categoria.

CRITICA 1

Profondi laghi

Il ritratto nell’arte di Viktoryia Macrì

Nell’arte di Viktoryia Macrì gli occhi, espressione e scintilla di rivelazione, insondabile e fascinoso abisso di mistero, sono la manifestazione più profonda e diretta di sè. Lo sguardo, lampo che, inaspettatamente trafigge, diviene, campo d’indagine continuo, attraverso il disegno. L’artista predilige e spazia, abilmente, anche con altre tecniche di rappresentazione, ma è soprattutto col disegno, che Giorgio Vasari eleggeva a “padre delle tre arti nostre architettura, scultura e pittura” che l’artista riesce ad esprimere l’intensità e l’espressività del momento, la personalità e l’indole dell’effigiato. 1E’ nel Rinascimento che il ritratto è canonizzato come vero e proprio genere, in uno spettro di declinazioni di cui valori come il memoriale e il celebrativo, l’idealizzazione e la verosimiglianza, rappresentano i confini stabiliti. Naturalmente, non si può pensare che il ritratto sia solo la raffigurazione delle fattezze realistiche del soggetto, ma la sensibilità, il gusto, la ricettività personali dell’artista, nonché la rispondenza, la coscienza, il sentimento ma anche il distacco, dall’arte del proprio tempo, rientrano nel processo creativo dell’opera. Avanguardie storiche e neoavanguardie hanno concentrato il proprio interesse sugli aspetti psicologici, spirituali, onirici, paradossalmente incorporei, del ritratto, utilizzando la geometrizzazione, radicalizzando il colore puro, esasperando o annullando parti della fisionomia, all’interno di una visione non più retinica ma interpretativa. Viktoryia Macrì non rientra in questa teorizzazione ove la creatività dell’artista è totalmente scevra dal dato esteriore, completamente libera dal contingente, ma neppure la si può legare all’iperrealismo americano ed europeo degli anni Settanta che celebrava la sapienza minuta del dettaglio, la precisione e l’accuratezza della verosimiglianza. E’ pur vero ch’ella parte dallo studio fotografico, che fu la base teorica e pratica degli artisti iperrealisti, ma Viktoryia Macrì, si pone comunque come interprete e non unicamente come realizzatrice dell’opera. L’artista “traduce” sensazioni e intuizioni, percezioni ed emozioni, meraviglie e stupori, dubbi e passioni personali attraverso la rappresentazione del reale, così ella stessa, e non il soggetto, è protagonista delle sue opere e negli occhi dei suoi ritratti, come laghi profondi, è sempre Viktoryia che si specchia.

Critico d’Arte Antonella Nigro

CRITICA 2

Espressioni InCartate: ” Ivi la vide e la ritrasse inCarta per far fede quaggiù del suo bel viso ”

Con queste 2parole il Petrarca omaggiò il pittore Simone Martini che aveva eseguito un ritratto su carta a Laura, la sua amata morta. Attraverso questi lavori l’artista Viktoryia Macrì riesce ad eseguire in modo mirabile l’arte dell’espressione umana, quasi che i disegni sembrano uscire più che dalla mano della ritrattista direttamente dalla carta. Perché “Ritratti a Pois”? La maggior parte dei suoi quadri rappresentano quello che l’occhio vede. Infatti l’artista è un iperrealista, cerca di riprodurre la realtà in tutte le sue forme, tanto da confondere spesso un suo ritratto con la fotografia. Ma oltre alla realtà che si evidenzia, si percepisce qualcosa al di là della stessa, ci si immerge in un mondo magico, come se si entrasse in un ‘altra dimensione. Tutto è possibile grazie a un pizzico di immaginazione in più che coltiviamo tutti nel nostro importante giardino interiore: il gioco, l’essere infantili. Il pois però rappresentato dall’artista va oltre tutto ciò, ci fa percepire femminilità ed eleganza. L’artista in questo modo concede riconoscibilità alle proprie opere, consentendo a chiunque di riconoscere al primo sguardo i ritratti a cui ha dato vita Macrì.

Critico e storico d’Arte Giorgio Gregorio Grasso

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e-mail: viktoryiamacri@hotmail.it

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