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20 Novembre, 2014

IL TEMA

Parliamo del nostro territorio con

“PAESAGGI PUGLIESI”

 

LA PUGLIA..

regione_puglia

Ricerca e impaginazione Emanuele Caramia coordinamento didattico, Rosa Bruno, Maria Rosaria Chirulli, IISS Leonardo da Vinci -Motolese Martina Franca (Ta)

Nel suo “Viaggio in Puglia” lo scrittore Raffaele Nigro scrive: “La Puglia è un continente. Montagnosa e rurale nel Subappennino dauno, rocciosa e arcaica nel promontorio garganico, si stende in una piana frumentosa nel Tavoliere, si fa siccitosa sulla Murgia, olivicola e mercantile sul mare, per diventare di sughero e neve a sud del capoluogo e tornare friabile e aspra nel Salento”.raffaele nigro

Una regione poliedrica, assortita, con gente di pianura e rive per imbarchi e approdi. Una terra di passaggio, di migrazioni che non finiscono mai. Crocevia di viandanti e di idee. Insomma, l’aspetto che caratterizza questa regione è multiforme e il pugliese evita volentieri di farsi definire, è,  come scrisse Giuseppe Giacovazzo,

mimetico…I pugliesi evitano di raccogliersi sotto una cappella. In realtà siamo rimasti dauni, peuceti, messapi, come migliaia di anni fa, prima che Roma ci chiamasse Apulia. Che non è una razza ma un nome  botanico, stando all’etimo tramandatoci dal De Ferraris, alias Galateo, che lo fa derivare del greco apò tou’apòlesthe, ossia un luogo dove gli alberi con anticipo si svestono delle fronde.

 

La Puglia è una regione a statuto ordinario di 4.087.758 abitanti, con una superficie di 19.345 Kmq. Capoluogo di regione è Bari. Le altre province sono:

 Taranto, Lecce, Brindisi, Foggia, BAT.12 

11Il suo passato è ricco e complesso. Una lingua di terra che nel corso dei secoli è stata dominata da diverse popolazioni (Illiri, popoli della Magna Grecia, Romani, Longobardi, Saraceni, Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Borboni). Ogni popolo ha impresso il suo marchio sugli usi, i costumi e le tradizioni della regione.

La storia della Puglia è scritta nella pietra: dai monumenti preistorici ai manufatti litici rinvenuti nelle numerose grotte, dalle rovine greche a quelle romane, dai castelli normanni e svevi, come lo straordinario Castel del Monte, alle cattedrali romaniche e barocche fiorite di ricami di bianca pietra leccese.

13Il nome “Puglia”  deriverebbe da a-pluvia, non proprio nel significato letterale di “priva di pioggia”, ma in quello oraziano, cioè “assetata, arida”  e, quindi, in relazione al clima e anche  alle caratteristiche del tipo di terreno predominante: la terra rossa.

 15La dizione “Apulia” fu impiegata per la prima volta ufficialmente  quando l’Italia venne ripartita da Augusto in 11 “regiones”; di esse la “regio secunda” fu denominata esattamente “Apulia et Calabria”, in quella suddivisione i confini della nostra  regione erano molto più ampi. Antonio De Ferraris, detto il Galateo dal luogo di nascita (Galàtone) fa derivare il nome Puglia dal greco apò tou’apòlesthe, ossia un luogo dove gli alberi con anticipo si svestono delle fronde. Secondo altri l’origine del nome deriverebbe da Iapudia, “terra degli Iapigi”, popolo conquistatore che nel IX secolo, guidato dal re Dauno, si trasferì nell’Italia sudorientale. L’attuale nome di Puglia risale all’arrivo dei Normanni, quando Guglielmo  D’Altavilla, nel settembre 1042, diede origine alla cosiddetta Contea di Puglia.

Dal punto di vista geologico la Puglia è costituita per quasi l’80% da rocce calcaree e dolomitiche. La natura carsica di gran parte del territorio pugliese e la scarsità di precipitazioni rendono la regione particolarmente povera di corsi d’acqua superficiali. Con l’eccezione dell’Ofanto e del Fortore, che hanno in Puglia solo parte del loro percorso, i fiumi pugliesi hanno corso breve e  carattere torrentizio, come accade al Candelaro, al Cervaro e al Carapelle.

I laghi naturali della regione sono tutti laghi costieri, separati dal mare Adriatico mediante stretti cordoni sabbiosi. I maggiori sono quelli di Lesina e di Varano sulla costa settentrionale del Gargano. In territorio di Manfredonia si trova l’area umida del lago Salso, alimentata dalle acque dolci del Cervaro.14

Le Saline di Margherita di Savoia sono invece il residuo del cosiddetto lago di Salpi, attestato in epoca romana. Più a sud, presso Otranto, si trovano invece i laghi Alimini. 

Il  territorio pugliese è pianeggiante per il 53%, collinare per il 45% e montuoso solo per Il 2% il che la rende la regione meno montuosa d’Italia.

Il territorio collinare è suddiviso tra le Murge e le serre Salentine 

Le pianure sono costituite dal Tavoliere delle Puglie, che rappresenta la più vasta pianura d’Italia dopo la Pianura Padana e occupa quasi la metà della Capitanata. Dalla Pianura Salentina si estende un vasto e uniforme bassopiano che comprende la piana brindisina e la parte meridionale della provincia di Taranto.

Il clima  è tipicamente mediterraneo: estati calde e inverni miti. 16

La fama della Puglia è internazionale: è molto apprezzata non solo per le sue bellezze ma anche per le sue tradizioni ed i suoi costumi. Il paesaggio, punteggiato da ulivi secolari,  lambito da 784 chilometri di costa e dominato dai rilievi calcarei delle Murge,  è il luogo dove le millenarie tradizioni della civiltà contadina si fondono col fascino del mare che ha portato nei secoli uomini e civiltà diverse.

Abitata fin dal Paleolitico, la Puglia è una regione-ponte tra Oriente e Occidente. E’ la terra delle mille chiese, delle cattedrali romaniche, dei castelli federiciani e delle grotte, delle masserie.

Un cocktail di arte e di cultura che richiama visitatori da tutto il mondo, attratti dal patrimonio storico, artistico e paesaggistico del territorio ma anche dalla scoperta delle cucine locali,  integrate nella storia e nella tradizione di questi luoghi.

Possiamo considerare questa Regione un  immenso orto che, oltre a grani pregiati, fornisce  oli extravergini, DOP nella quasi totalità, frutta ed ortaggi di ottima qualità; da ricordare soprattutto l’uva da tavola e da vino, le mandorle, i lampascioni (piccole cipolle selvatiche).

Basi della cultura gastronomica della Puglia sono sicuramente il pane e la pasta. Famoso  è il pane di Altamura, impastato con farina di grano duro, acqua e sale; vi è poi una gran produzione di pizze, focacce farcite, calzoni e panzerotti; fra le tipicità, legate alla cultura pastorale, le frisedde, sorta di ciambelle biscottate da consumare  inumidite con acqua, olio, sale e pomodori.

La pasta di tradizione è prevalentemente casalinga: orecchiette condite con le cime di rapa o col ragù barese, ricco piatto a base d’involtini di carne di vitello che fornisce primo e secondo in un’unica ricetta.

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La gastronomia pugliese è, pertanto,  caratterizzata dalla disponibilità in ogni provincia degli stessi alimenti: farinacei, olio e vino che  costituiscono i tre pilastri dell’alimentazione.

Tante le strade del vino, tra cantine e degustazioni, tante le sagre (delle ciliege, del cibo di strada, dei funghi). Molto apprezzati i formaggi, le ricotte e i salumi, fra i quali il capocollo di Martina Franca che  è Presidio Slow Food, esportato in tutto il mondo.

La Puglia è terra turistica a 360 gradi. Parchi nazionali (parco del Gargano) riserve marine  e faunistiche (Torre Guaceto)  grotte costiere (Zinzulusa) e carsiche (Grotte di Castellana) gravine (Ginosa) isole (Isole Tremiti) e litorali sabbiosi  non deluderanno gli appassionati più esigenti  di turismo naturalistico. Di grande richiamo le numerose masserie, che offrono la migliore soluzione per vivere la regione nella sua autenticità. Un tempo centro di vastissimi appezzamenti di terreno dedicati alla coltivazione e al pascolo, dimora durante i mesi estivi dei padroni di queste terre e dei loro lavoratori, oggi le masserie sono state recuperate e convertite in ristoranti e  dimore di charme, luoghi ideali per coloro che amano immergersi nella natura alla ricerca di pace e relax.

La Puglia è anche luogo di culto (Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo);19
terra di antiche civiltà, si caratterizza inoltre per il suo turismo storico-culturale: gli itinerari romanici (Trani) e federiciani (Castel del Monte),  il Barocco salentino (Lecce-Santa Croce) i castelli normanni o aragonesi, le cripte rupestri, i borghi antichi, i dolmen e i menhir, le masserie fortificate, le torri costiere, le costruzioni a secco, le terme e i trulli della Valle d’Itria.

Questa  affascinante terra del Sud, un tempo esclusa dai tours degli uomini illustri, oggi si è trasformata in un set cinematografico permanente, raggiungendo e superando, in molti casi, anche le più antiche  film commission italiane. Tante ormai sono le produzioni nazionali e internazionali  che scelgono le versatili e variegate locations pugliesi. Un trend decisamente consolidato che proietta a livello planetario questa Regione. Tantissimi i registi che sono approdati in Puglia: C. Comencini, E. Winspeare, F. Ozpetek, M. Garrone, G. Veronesi e altri.

Di grande richiamo culturale e turistico sono i numerosi festival che si svolgono in Puglia: musica, libri, filosofia, cibo sono le direttrici di eventi di straordinaria e consolidata rilevanza. Solo per citarne alcuni: Festival della Valle d’Itria, Notte della Taranta, Il libro possibile, Festival dei Sensi, Cultivar, Mercatino del Gusto.

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Della Puglia hanno scritto:

 

GUIDO PIOVENE:21

 “La Puglia è la nostra regione in cui più si avverte l’Oriente. […] Tutta la Puglia è un mosaico di razze ed un miscuglio di linguaggi, ed il colore locale è scarso anche perché colori locali diversi si sono eliminati a vicenda”  (“Viaggio in Italia”)

 

CESARE BRANDI:22

La Puglia è un meraviglioso, austero, paese arcaico. L’unico in cui si assiste ancora allo spettacolo incontaminato, e per interminabili distese, di una flora anteriore alla calata degli indoeuropei: solo ulivi e viti, viti e ulivi, le piante che nel nome, tenacemente conservato e trasmesso, rivelano ancora di essere state trovate sul posto dagli invasori ariani.” (“Pellegrino di Puglia”)

 

PIER PAOLO PASOLINI:

 “23Volo per la costa meno nota d’Italia: mi trascina una gioia tale di vedere che quasi sono cieco. Qui infatti tutto minaccia di non essere: la costa piatta, i paesi arabo-normanni (arabi nella parte umile, normanni nella parte eletta, chiese e muraglie), il mare. Tutto è come bevuto, frastornato dalla luce.”  (“La lunga strada di sabbia”)

 

fonte foto pagina wikipedia